mercoledì 27 luglio 2011

I 450 anni del Collegio Borromeo

Può risultare interessante, per chi legge, sapere che quest'anno si celebrano anche i 450 anni della fondazione dell'Almo Collegio Borromeo, storico ed importante collegio universitario di Pavia


Non solo i 650 dell’Università. Quest’anno a Pavia si festeggia anche il 450° anniversario del Collegio Borromeo ovvero la più antica e prestigiosa tra le tante residenze per studenti della città, oltre che il più antico collegio di merito d’Italia tutt’ora in attività.
La fondazione dell’Almo Collegio Borromeo risale al 15 ottobre 1561  – ma solo il 19 giugno di tre anni più tardi fu posata la prima pietra per la sua costruzione – per volere del Cardinale Carlo Borromeo. Egli era intenzionato a creare, nella città dove si era laureato, una struttura residenziale adibita ad ospitare studenti universitari con scarse possibilità economiche ma dotati di elevati livelli di preparazione e attitudine allo studio, in modo che ivi potessero dedicarsi alla loro formazione culturale e morale.
La volontà del Cardinale era, quindi, quella di creare un luogo – esterno ed indipendente dall’Università – che, oltre ad ospitare gli studenti, svolgesse la funzione di fonte culturale dove concentrare e sviluppare il sapere. Un luogo di incontro tra saggezza e sapienza, in cui tutte le scienze e le discipline riuscissero ad incontrarsi, dialogare e mediare tra loro. Lo sviluppo e la diffusione della cultura e del confronto delle idee, perciò, erano al centro del progetto di Carlo Borromeo. Il Collegio rappresenta ancora oggi, in virtù di quegli antichi princìpi, il mezzo con cui sviluppare un’integrale formazione intellettuale.
Proprio per questo suo ruolo culturale il Borromeo ospita tutt’ora eventi ed attività culturali: concerti, cicli di conferenze e i corsi del Centro di Etica Generale ed Applicata.
Per celebrare questo importante anniversario vi sarà una mostra – tenutasi dal 2 aprile sino al 31 maggio nelle sale di rappresentanza del Collegio – dedicata a Leonardo da Vinci che, oltre ad essere il personaggio di elevata importanza a livello scientifico e culturale che tutti conosciamo, ha svolto un ruolo importante per la città di Pavia, avendo contribuito alla progettazione del Duomo nel 1488.

Video-documentario sulle targhe e le statue dedicate ai più celebri personaggi che hanno fatto la storia di Pavia e della sua Università



 
Realizzato da: Francesco Iacona, Eleonora Magagna, Silvia Roggero e Monica Dondoni

martedì 26 luglio 2011

ALESSANDRO VOLTA (1745-1827)

 
Statua eretta in onore di Alessandro Volta, situata nell'omonimo cortile dell'Università centrale

Uno dei più importanti fisici europei, inventore nel 1800 della pila, insegnò per molti anni a Pavia alla cattedra di Fisica sperimentale, conducendo esperimenti e ricevendo riconoscimenti non solo dai contemporanei ma anche dai posteri; ricordiamo fra i più importanti la nomina a Senatore del neo-nato Regno d’Italia nel 1809, un asteroide e la misura del potenziale elettronico portano il suo nome (volt) e il suo volto era riportato sulle banconote da diecimila lire.

 
Busto di Alessandro Volta, situato nell'omonima aula dell'Università centrale

Nel nostro Ateneo gli sono dedicati un busto, un’aula e una statua che dà nome al Cortile e che sta lì a manifestare la grande importanza di questo fisico per la nostra università.

 
Targa in memoria di Alessandro Volta, situata all'ingresso dell'Aula Volta

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ALBERT EINSTEIN (1879-1955)
Anche se non ha a che vedere con la storia dell'Università, è senz'altro interessante parlare della vita pavese di un celebre scienziato come Albert Einstein, al quale l'Università dedicò una mostra alcuni anni fa.


 
Targa situata in via Foscolo 11. Essa è posta all'ingresso della casa nella quale la famiglia Einstein aveva abitato durante il periodo pavese. Nella stessa abitazione aveva alloggiato Ugo Foscolo quasi un secolo prima, infatti possiamo vedere anche la targa dedicata al celebre scrittore

 Pavia ospitò Albert Einstein molto tempo prima del raggiungimento della sua fama di scienziato. Precisamente, dieci anni prima della pubblicazione degli articoli sull’effetto fotoelettrico, il moto browniano e la relatività ristretta che rivoluzionarono i fondamenti della fisica.
Nel 1895 il sedicenne Einstein raggiunse a Pavia la famiglia che abitava nella casa in cui aveva alloggiato Foscolo neanche un secolo prima.
Il soggiorno pavese fu per Einstein una tappa importante; qui iniziò a coltivare la passione per la scienza, stimolata con l’esperienza di assistente del padre alla fabbrica elettromeccanica in cui lavorava. Lì allestì un piccolo laboratorio per soddisfare le proprie curiosità scientifiche. Scrisse anche la sua prima memoria scientifica intitolata “Intorno allo stato delle ricerche sull'etere nei campi magnetici”.

 
Targa situata in viale Partigiani 5, proprio davanti a quella che una volta era la fabbrica elettromeccanica in cui lavorava come assistente del padre

Einstein stesso ammise successivamente di non aver mai scordato gli anni trascorsi a Pavia, ricordando sempre con nostalgia l'ambiente amichevole e stimolante che lo circondava.

Targa situata a metà del Ponte Coperto. Essa riporta una frase che il giovane Einstein scrisse in una lettera all'amica Ernesta Marangoni riguardo ai ricordi sui suoi anni trascorsi a Pavia.





LAZZARO SPALLANZANI (1729-1799)

 Targa dedicata a Lazzaro Spallanzani situata presso l'Università centrale nel Cortile dei Caduti

Esperto naturalista e biologo, fu docente di Storia Naturale all’Università di Pavia, nonché fondatore del Museo di Storia Naturale; pubblicò numerosi saggi, intraprese lunghi viaggi in Ungheria, Transilvania, Austria ma quello più rocambolesco si suppone sia quello in Turchia, dove non solo corse il rischio di essere vittima di un naufragio ma anche di venir ucciso dall’equipaggio della nave su cui viaggiava.
Proprio durante questo viaggio venne accusato da un custode di aver rubato alcuni reperti dal Museo ma tutto si risolse con la sua assoluzione e con la condanna dei congiurati, tra cui il sopra citato Antonio Scarpa e Alessandro Volta.
Gli sono stati dedicati un’aula nel nostro Ateneo, numerose piazze e monumenti, un istituto contro le malattie infettive e un cratere su Marte.

Busto in memoria di Lazzaro Spallanzani

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LORENZO VALLA (1405-1457)
Targa situata presso l’Università centrale nel Cortile delle Statue




Filologo dell’epoca umanistica, Segretario Pontificio per Papa Niccolò V, insegnò Retorica all’Università di Pavia per circa due anni; viene inoltre ricordato per aver dimostrato la falsità della Donazione di Costantino.
Personalità alquanto eccentrica nel panorama religioso dell’epoca, noto per le numerose critiche che mosse alla chiesa romana, si dedicò nel periodo pavese al dialogo De Voluptate nel quale egli cercava di recuperare il pensiero edonistico per coniugarlo al Cristianesimo; fu proprio per la pubblicazione di questo scritto che venne costretto ad allontanarsi da Pavia e riparare in altre università.
CAMILLO GOLGI (1843-1926)
Statua situata presso l’Università centrale nel Cortile delle Statue


Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia a Pavia nel 1865, Camillo Golgi ottenne la cattedra di Istologia presso l’Università di Pavia e, in seguito, quella di Patologia Generale, che mantenne fino al 1918.
Fu Senatore del Regno nel 1900 per meriti scientifici e le sue ricerche gli valsero, nel 1906, l’assegnazione del prestigioso Premio Nobel.
L’opera di Golgi non si limitò esclusivamente alla ricerca scientifica; ne rende testimonianza l’impegno che profuse per la costruzione di nuovi edifici volti all’accoglienza di istituti scientifici  e sanitari, organizzando e sostenendo fino alla morte la nascita del nuovo Policlinico San Matteo.
Fu innalzata in suo onore una scultura in marmo bianco sostenuta da un alto basamento in granito, oggi situata nel Cortile delle Statue. 

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ANTONIO SCARPA (1747-1832)
Il busto originale di Antonio Scarpa si trova presso l’Università centrale all’interno dell’Aula Scarpa. La nostra immagine è quella di una copia di tale busto, situata all’interno del Museo per la Storia dell’Università (sede centrale, Cortile dei Caduti)

 
Copia del busto di Antonio Scarpa


Illustre docente di Anatomia e Clinica chirurgica dell’Università di Pavia, si distinse non solo per le innovazioni che apportò al metodo d’insegnamento usato all’epoca ma anche per le importanti scoperte che fece in campo medico; amico di Alessandro Volta, lo seguì nei suoi viaggi per l’Europa, alimentando così la sua fama a livello europeo.
Viene inoltre ricordato per aver ricoperto la carica di Rettore, di Direttore della Facoltà di Medicina e per essere stato chirurgo personale di Napoleone che lo richiamò all’insegnamento dopo un periodo di abbandono.
La sua testa sotto formalina, viene attualmente conservata nel Museo per la Storia dell'Università, come a voler ancora testimoniare il suo profondo impegno nella ricerca medica.

La testa di Antonio Scarpa conservata sotto formalina



PLINIO FRACCARO (1883-1959)
Targa situata presso il Collegio Fraccaro, piazza Leonardo da Vinci 2.

 

Esperto di storia e geografia, Fraccaro fu un’illustre personalità che contribuì ad arricchire la storia dell’Università di Pavia.
Docente ordinario di Storia antica dal 1915, compì importanti studi sul diritto e sulla storia militare degli antichi romani.
Collaborò alla realizzazione dell’Atlante Geografico De Agostini e della sezione “Antichità” dell’Enciclopedia Italiana. Dal 1923 diresse la rivista di storia e letteratura antica  Athenaeum, una delle poche ad essere rimasta, in epoca fascista, indipendente e autonoma a livello editoriale.
Si distinse per l’impegno contro la dittatura di Mussolini; fu uno dei pochi docenti non tesserati presso il Partito fascista e, per questa ragione, subì pesanti e ripetute umiliazioni.
Fraccaro esercitò per quindici anni la carica di rettore dell’Ateneo pavese e, durante questo periodo, attuò un rinnovo degli edifici universitari ampliandoli e promuovendo strutture collegiali e di assistenza per gli studenti disagiati. 


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GIASONE DEL MAINO (1435-1519)
Targa situata nel Cortile di Volta nella sede centrale dell’Università


Illustre giurista e docente di Diritto Civile dal 1467 al 1512, ebbe il titolo di Magnifico e di Consigliere Ducale. Al suo nome è legata la costruzione della famosa “Torre dal pizzo in giù”, la cui storia è talmente assurda da sembrare quasi leggendaria; fu realizzata da Andreotto del Maino, il quale, disperando che ciò fosse possibile, aveva scommesso che se il figlio Giasone si fosse laureato in legge, gli avrebbe fatto costruire una torre capovolta. Giasone non solo concluse gli studi ma si avviò verso una brillante carriera e divenne uno dei più famosi giuristi dell’epoca; così la torre, instabile solo all’apparenza, fu costruita accanto al palazzo che i Maino possedevano (in Corso Mazzini) e si conservò fino al 1714.
Nella parte superiore della lapide a lui dedicata, situata nel portico orientale del Cortile di Volta, è scolpito il suo profilo; l’iscrizione incisa fu dettata da lui stesso nel testamento.